L’Associazione fondata da Gianni Rodari e Marisa Musu, ispirandosi ai valori di laicità, democrazia, libertà e uguaglianza della Costituzione Repubblicana, ha per scopo la realizzazione di attività volte all’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di utilità sociale, anche mediante il collegamento e coordinamento dei propri associati, volti in particolare a promuovere nella famiglia, nella scuola e nella società il pieno diritto delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti ad essere considerati persona, a crescere in piena autonomia, salute e dignità. L’Associazione si impegna, inoltre, a favorire l’affermazione di una nuova cultura dell’infanzia e dell’infanzia.
Il CGD Nazionale è tra le Associazione accreditate al Ministero dell’Istruzione; è Ente di formazione, accreditato con DM, per il personale della scuola; Membro del gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ( Gruppo CRC); Membro del PIDIDA (UNICEF/Coordinamento per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza); membro del network nazionale Alleanza per l’Infanzia, è presente inoltre, con propri rappresentanti, nelle Commissioni di Revisione cinematografica del Ministero dei Beni Culturali, nel Comitato Media e Minori (MISE), nel Consiglio Nazionale degli Utenti (AGCOM), nel Forum Nazionale Genitori della scuola (Fonags)
e nei Forum Regionali Genitori della scuola (Forags).
Il CDG contribuisce allo sviluppo della comunità educante realizzando attività e iniziative per approfondire e allargare la conoscenza del fenomeno della violenza all’infanzia e all’adolescenza in tutti i suoi aspetti, e su esso intervenire, ricercando la collaborazione di altri enti, associazioni, istituzioni ed esperti; inoltre promuove e valorizza il diritto alla salute delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti, intesa come stato di benessere psicofisico e sociale, realizzando iniziative di ricerca e di studio e attività di educazione alla salute.
A tal fine, il CGD si impegna a favorire la sensibilizzazione e l’informazione nella famiglia, nella scuola, nelle strutture sociosanitarie, tra gli operatori e le associazioni, rivolgendo particolare attenzione alla dimensione della sessualità, intesa come conoscenza di sé e del proprio corpo, rispetto della differenza e accettazione dell’altro; rivolgendo particolare attenzione alla condizione psicologica, educativa, sanitaria e scolastica dei bambini immigrati o appartenenti ad altre minoranze, promovendo iniziative che favoriscano la nascita di una società multiculturale che integri senza omologare o assimilare; impegnandosi per promuovere iniziative ed interventi su realtà territoriali svantaggiate, dove vivono bambini/e e ragazzi/e a rischio di emarginazione sociale, a causa dell’incremento di una povertà educativa che li priva della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti ed aspirazioni.